I criteri europei che determinano quando alcuni tipi di rottami metallici cessano di essere considerati rifiuti e diventano prodotti entrano in vigore dal 28 aprile ma si applicheranno dal 9 ottobre 2011, per consentire alle imprese di familiarizzare con il nuovo sistema.
Il fine di questi criteri è conseguire livelli più elevati di riciclaggio e limitare l’estrazione di risorse naturali. L’obiettivo europeo è quello di creare una società del riciclaggio, che evita di produrre rifiuti e che , per quanto possibile, usa i rifiuti come risorsa.
Il regolamento europeo evita che ogni Stato prenda una deriva individuale, è costituito da 7 articoli e 3 allegati ed ha per oggetto i rottami di ferro, acciaio, alluminio e i rottami di leghe di alluminio. La composizione dei rottami non deve essere esclusiva è sufficiente che questi siano costituiti principalmente da questi metalli.
Perché i rottami possano perdere la qualifica di rifiuti deve essere concluso qualsiasi trattamento come taglio, frantumazione, lavaggio e disinquinamento necessario per preparare i rottami all’utilizzo. Ad esempio, per le vecchie autovetture occorre procedere allo smontaggio, alla rimozione di liquidi e composti pericolosi ed al trattamento della frazione metallica, in modo da recuperare rottami metallici puliti che soddisfano i criteri stabiliti.
M.D.