Nel primo trimestre del 2011 le vittime sul lavoro sono state 114, ben 23 in più rispetto ai primi tre mesi del 2010. La Lombardia, continua ad occupare il primo posto nella graduatoria nazionale per numero di vittime (16), seguita da Emilia Romagna (15), dal Piemonte (14), dalla Sicilia (11), dalla Campania (9) e dal Veneto (7).
In rapporto al numero di occupati, invece, ad indossare la maglia nera è sempre la Valle D’Aosta. Come provincia, invece, è Milano quella maggiormente colpita, seguita da Torino, Catania, Bologna e Napoli. Nel settore agricolo si ha il 35,1 per cento delle morti bianche, seguito da quello delle costruzioni.
La situazione e le classifiche cambiano se si analizzano le morti bianche in rapporto al numero degli occupati.
In questo contesto è in Valle D’Aosta che si rileva la situazione peggiore, seguita dalla Basilicata, dal Trentino Alto Adige e dall’Umbria.
La prima causa di morte è la caduta dall’alto, seguita dallo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti pesanti, dal ribaltamento di un veicolo o di un mezzo in movimento, per investimento di mezzo semovente e per contatto con organi in movimento.
La fascia d’età più a rischio è quella che va dai 40 ai 49 anni mentre il giorno della settimana con più eventi mortali è il martedì.
M.D.