venerdì 26 febbraio 2010

Ispezioni degli organi di vigilanza: come comportarsi

In questo approfondimento verranno chiariti alcuni dubbi in merito alle ispezioni e sopralluoghi da parte degli organi di vigilanza in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro.
L’ispezione
Le ispezioni in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro, possono essere effettuate dall’ASL, dalla Direzione Provinciale del Lavoro e dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e si caratterizzano in una attività di controllo temporalmente antecedente o successiva all’emergenza di indizi di reato.
Nel caso di controllo antecedente si parla di vigilanza amministrativa mirata alla prevenzione, nel caso di controllo successivo si individua la vigilanza giudiziaria, rivolta ad assicurare la protezione lavoratori anche ricercando gli autori e le prove dei reati e, se necessario, procedere con l’arresto in flagranza di reato.
Il personale ispettivo
Il funzionario dell’Organo di vigilanza è tenuto a presentarsi:
con la tessera di riconoscimento rilasciata dall’Ente di appartenenza
dichiarando l’oggetto dell’ispezione
con il provvedimento della magistratura in caso di procedimento penale e si deve impegnare a condurre l’ispezione in modo da arrecare minor disturbo possibile all’attività lavorativa, garantendo la riservatezza delle informazioni e compilando un verbale di ispezione.
Per procedere al sopralluogo gli addetti all’attività di vigilanza sono autorizzati ad accedere ai luoghi di lavoro dell’impresa per richiedere informazioni e copie di documenti, procedere ai rilievi necessari alle verifiche, prelevare campioni e sanzionare eventuali comportamenti diretti ad ostacolare l’attività di vigilanza.
Preparazione all’eventuale ispezione
Le ispezioni avvengono soprattutto senza preavviso, quindi le aziende per essere sempre preparate devono:
individuare la persona autorizzata a ricevere gli addetti al controllo;
individuare la squadra di tecnici che abbia il compito di seguire gli ispettori (RSPP, RLS, responsabile del personale);
definire le modalità di contatto con un eventuale Ufficio Legale e con il Medico Competente, laddove nominato;
conservare tutta la documentazione inerente la materia della sicurezza e salute in un apposito archivio che contenga separatamente i documenti ufficiali e i documenti ad uso interno. Questo perché la documentazione non obbligatoria, se visionata per qualsiasi ragione dall’organo di controllo, potrebbe comunque essere fonte di indizi di reato.
Arrivo degli ispettori
L’addetto alla portineria deve chiedere al funzionario ispettivo di qualificarsi richiedendo la tessera di riconoscimento (senza la quale non può accedere) e deve avvisare la direzione aziendale e la persona da essa incaricata a ricevere gli addetti al controllo.
Il funzionario a questo punto può decidere di attendere l’incaricato o iniziare comunque l’ispezione, per esempio nel caso in cui noti nel comportamento dell’azienda la volontà di ritardare l’ispezione.
Inizio della visita
Il Rappresentante della Direzione, dopo aver presentato il proprio ruolo, aver chiesto agli ispettori informazioni su diritti e obblighi degli ispezionati e aver esaminato l’eventuale provvedimento che autorizza l’ispezione, può procedere ad accogliere i funzionari, possibilmente riservando a questa attività una stanza separata.
La visita ha inizio. L’ispettore chiarisce il motivo della visita, la procedura che intende seguire e i documenti che ha intenzione di esaminare. L’incaricato comunica il nominativo del legale rappresentante (in possesso della delega di funzioni) e valuta se nell’assistenza al funzionario avrà necessità di:
costituire un team con i responsabili del settore interessato dalla visita;
richiedere la presenza di un consulente o di un legale;
avvertire il Medico Competente per accertamenti di carattere sanitario.
Attuazione della visita
Nel corso della visita i funzionari devono essere sempre accompagnati dall’incaricato. È necessario però tener conto che qualora la presenza del dipendente fosse considerata ostativa al loro operato, gli ispettori potranno procedere nell’attività anche da soli.
È necessario che l’incaricato prenda nota dei luoghi visitati, di tutto il materiale esaminato e delle informazioni richieste, esprimendo eventuali contestazioni nei riguardi dell’operato dei funzionari.
L’attività dei funzionari non potrà essere ostacolata neanche opponendo il segreto industriale salvo il caso in cui compiano atti palesemente illegittimi.
Il personale aziendale, nel corso dell’ispezione, deve rimanere calmo, cortese, e deve collaborare con il funzionario comportandosi in modo onesto, disponibile ed evitando di mostrare un atteggiamento ostruzionistico.
Se i funzionari chiedono informazioni relative al ciclo produttivo e agli aspetti di sicurezza correlati, il personale dovrà cooperare dando indicazioni in base alle proprie conoscenze e in modo breve e conciso.
Nel caso non ci si senta in grado si rispondere è meglio evitare di dare risposte errate o incomplete.
Nel caso invece che la richiesta riguardi la visione di documenti è necessario fare attenzione a rendere disponibili solo i documenti “ufficiali”, escludendo la documentazione sanitaria, la cui gestione è affidata al Medico Competente.
I funzionari possono richiedere copia dei documenti.
In caso di prelievo di un campione (o di prove strumentali), il personale deve assistere il funzionario nell’operazione e procedere, con l’ausilio di un addetto, al prelevamento di un controcampione da far analizzare ad un laboratorio a propria scelta e deve far mettere a verbale eventuali non conformità rilevate in fase di prelievo.
Il funzionario può anche decidere di procedere ad un rilievo fotografico, in questo caso è necessario assicurasi che le fotografie rappresentino sia il quadro generale che il singolo dettaglio. Se necessario è possibile effettuare delle proprie fotografie chiedendo che siano menzionate nel verbale.
Stesura del verbale
A conclusione della visita, il personale ispettivo redige il verbale di accertamento, l’incaricato deve valutarne attentamente i contenuti e può apporre sul documento le proprie osservazioni.
Infine deve firmarlo e farne una copia per l’azienda.
“Nel caso di accertamenti amministrativi, qualora il verbale sia fatto pervenire successivamente alla visita, occorre verificare che non sia trascorso il termine di 90 giorni prescritto dalla normativa. Nel caso in cui i funzionari non vogliano contestualmente stendere il verbale (ad es. negli accertamenti di natura penale) si dovrà attivare il proprio legale al fine di accedere nei termini di legge all’acquisizione degli atti di indagine.”
Al termine della visita
L’incaricato deve informare immediatamente la direzione di eventuali contestazioni di reati od illeciti amministrativi mettendo a disposizione copia del verbale e di tutta la documentazione acquisita o fotocopiata nel corso della visita e rendendo note le eventuali difformità di giudizio con il funzionario.
Fonte: Ordine Ingegneri della Provincia di Milano