PERIODICO DI INFORMAZIONE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO, IGIENE AMBIENTALE, QUALITA’ E PRIVACY
mercoledì 17 febbraio 2010
In arrivo il “passaporto” formativo per chi lavora nell’edilizia
Tra le strategie previste dal contratto nazionale edile oltre al corso di formazione obbligatorio di 16 ore è previsto anche un libretto di formazione, una sorta di “passaporto” che certifica il profilo professionale per tutti i nuovi lavoratori.
Secondo quanto stabilito è già operativo che tutti gli operai che, per la prima volta, mettono piede in un cantiere, sono obbligati a frequentare un corso di preparazione di 16 ore. L’obiettivo, oltre alla finalità primaria di ridurre la possibilità di infortuni, è anche quello di agevolare l’impatto iniziale tra lavoratore e azienda. Dai primi otto mesi dall’entrata in vigore, hanno già frequentato i corsi oltre quindicimila “allievi”, appartenenti a circa 13mila aziende. Per le parti sociali l’avvio di questa innovazione contrattuale rappresenta il primo passo per la costruzione di un percorso di “formazione continua”, in grado di garantire una specifica e adeguata formazione alla sicurezza per tutte le figure e a tutti i ruoli professionali. Per questo è stato deciso di legare le 16 ore a un’altra iniziativa oggi al centro dell’attenzione anche del governo e del Parlamento; la creazione del Libretto formativo del lavoratore, già previsto dalla legge Biagi, che viene rilanciato dal recente decreto legislativo 106 pubblicato lo scorso 5 agosto”.
Alla base del libretto formativo vi è la creazione di una banca dati dove sono inseriti tutti i lavoratori con le loro rispettive competenze. Si tratta di una sorta di schedatura che garantisce trasparenza e qualità.
Secondo Formedil ogni anno saranno monitorati circa centomila persone; una strategia all’insegna della trasparenza e della tracciabilità in grado di incidere anche sull’emersione del lavoro nero. Il “libretto formativo” è un documento che fornisce un profilo completo e aggiornato del percorso professionale di ciascun operaio e rappresenterà il punto terminale di questo percorso.
Com’ è organizzato questo percorso?
Con la banca dati verrà garantito da parte di tutte le scuole, entro la fine del 2009, il censimento delle competenze di ogni singolo lavoratore sulla base di un repertorio nazionale condiviso; ciò consentirà di monitorare costantemente l’offerta formativa di settore, nonché di conoscere e seguire in tempo reale i suoi utenti. Dall’inserimento e dall’elaborazione dei dati relativi al curriculum, anagrafico e professionale, dei corsi realizzati a quelli delle esperienze di lavoro (questi ultimi incrociati con i repertori delle competenze e delle unità didattiche); saranno questi i contenuti del Libretto che, rilasciato dalla scuola edile nell’ambito della prima occasione formativa come stampa automatica della posizione dell’utente risultante dalla banca dati, verrà continuamente aggiornato e sarà in continua evoluzione (la responsabilità di aggiornamento è della scuola che di volta in volta lo rilascia al lavoratore, che deve provvedere a sostituirlo al vecchio).
Questa modalità operativa, infine, contribuirà in modo determinante a contrastare il lavoro irregolare e consentirà al sistema paritetico di conoscere in tempo reale il valore professionale del proprio patrimonio umano, da sempre la principale risorsa dell’industria delle costruzioni. Questa sperimentazione sarà avviata a breve, partendo proprio dai lavoratori neo-assunti che hanno frequentato e frequenteranno i corsi delle 16 ore.
M.D.