Il ministero del Lavoro prepara regole più severe nell’affidamento di attività a rischio, come la bonifica di cisterne e silos. Se le ditte aspiranti agli appalti come manutentori esterni non garantiranno una speciale formazione ai propri dipendenti o non li doteranno di tutte le apparecchiature idonee a scongiurare gli incidenti potrebbero essere escluse dall’appalto stesso.
I lavoratori che eseguono interventi di bonifica di cisterne e silos devono essere legati con un’imbracatura di sicurezza, vigilati per tutta la durata dell’operazione e forniti di respiratori oltre che di strumenti adatti a rilevare anomale concentrazioni di gas.
Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha chiesto ai tecnici del dicastero di mettere a punto una stretta nell’ambito di tutte le attività che comportano particolari pericoli.
Una strada potrebbe essere, appunto, il nuovo sistema di qualificazione delle imprese “virtuose” disciplinato dal testo unico della sicurezza (Dlgs 81/08). Attraverso quest’ultimo, si potrà rilasciare una “licenza” solo a quelle aziende appaltatrici che siano in grado di assicurare elevati standard di sicurezza.
Con il sistema di qualificazione dovrebbe essere, inoltre, introdotta la patente a punti per i cantieri edili che dovrebbe fare da apripista per rilanciare un più diffuso modello di gestione della salute nei luoghi di lavoro di tipo premiale (anziché repressivo).
M.D.