E’ la prima regione a recepire i nuovi obblighi sul rendimento degli edifici
E’ entrato in vigore il 6 ottobre in Emilia-Romagna la nuova disciplina regionale relativa al rendimento energetico degli edifici: si tratta della prima regione italiana che recepisce nella propria disciplina le disposizioni del decreto legislativo del 2011 in materia di integrazione di impianti ad energia rinnovabile negli edifici.
“Affinché l’edilizia abbia un futuro - ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - occorre tener l’asticella alta: proprio per questo nel 2014 si dovranno realizzare case in classe A. Questo per ottenere un’edilizia meno energivora e più energetica, attenta al benessere ed ai costi di gestione delle famiglie”.
Rispetto alla attuale disciplina, le principali modifiche riguardano appunto la dotazione di impianti a fonte rinnovabile per gli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazione rilevante. Da questo punto di vista, come spiega l’Agi, le modifiche apportate avranno effetto a partire dal 31 maggio 2012: fino a quella data, infatti, sono previsti i medesimi standard oggi vigenti. Dal 31 maggio 2012, e con una applicazione progressiva, sono previsti nuovi standard, a copertura di una parte (fino ad arrivare al 50%) dell’intero consumo di energia termica dell’edificio (per la climatizzazione e per la produzione di acqua calda sanitaria) e di produzione di energia elettrica.
Sempre in materia di fonti rinnovabili, la nuova disciplina introduce specifici criteri per la determinazione della quantità di energia resa disponibile dalle pompe di calore. Altra significativa modifica, l’attestato di certificazione energetica degli edifici: a partire da ora, infatti, l’indice di prestazione energetica e la relativa classe contenuti nell’attestato devono essere riportati negli annunci commerciali di vendita di edifici o di singole unità immobiliari. Infine, la possibilità di ottenere un bonus volumetrico del 5%, per edifici di nuova costruzione o ristrutturazioni rilevanti, se si aumenta del 30% la dotazione minima di energia da fonti rinnovabili.
Fonte: Agi