mercoledì 2 maggio 2012

Nuove ispezioni per il 2012


Le aziende complessivamente ispezionate nel 2011 ammontano a oltre 244mila. Tra quelle ispezionate per la ricerca di irregolarità circa 150mila aziende sono risultate in difetto con 278mila lavoratori irregolari di cui circa 118mila totalmente in nero. Ammontano a più di 56 milioni di euro, al netto di sanzioni civili e interessi, i premi omessi accertati dall’INAIL attraverso l’attività di vigilanza nel corso del 2011. I controlli hanno riguardato prevalentemente le aziende medio-piccole, dove più frequentemente è presente il lavoro completamente sommerso. Ciò ha comportato l’adozione di 8.564 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e l’applicazione di oltre 53mila maxisanzioni. I settori maggiormente interessati al fenomeno hanno riguardato, nell’ordine, i pubblici esercizi, l’edilizia e il commercio. 

Per il 2012 la Direzione generale per l’Attività Ispettiva ha predisposto una pianificazione dell’attività di vigilanza strettamente correlata ai fenomeni di irregolarità.

L’attività di vigilanza sulla materia lavoristica e previdenziale sarà indirizzata sui seguenti, specifici fenomeni di più rilevante impatto economico-sociale:


Lavoro nero: si attuerà una azione ispettiva mirata al contrasto all’impiego di lavoratori in nero, anche in considerando le ripercussioni negative che tale fenomeno comporta nel campo della salute e sicurezza sul lavoro, oltre che ai profili retributivi, contributivi e fiscali, nonché alla mancata fruizione dei diritti conseguenti all’instaurazione di un regolare rapporto di lavoro. Particolare interesse sarà rivolto al fenomeno dell’impiego di lavoratori clandestini extracomunitari, soprattutto nei settori agricoltura ed edilizia. Tali realtà economiche sono infatti caratterizzate dalla frequente utilizzazione di lavoratori irregolari, in nero od anche extracomunitari privi di permesso di soggiorno, spesso reclutati in modo non conforme alle normative. L’attività di accertamento è finalizzata, pertanto, a tutelare i lavoratori, evitandone lo sfruttamento, nonché a verificare l’eventuale omissione dei versamenti contributivi, previdenziali ed assicurativi. 

Appalti, subappalti e distacchi: saranno oggetto di accertamenti ispettivi le modalità attuative delle sempre più diffuse forme di decentramento ed esternalizzazione dei processi produttivi, attraverso l’esame analitico della filiera degli appalti, anche pubblici. Si approfondiranno, in particolare, i rapporti tra committenti, appaltatori e subappaltatori e gli aspetti relativi alla responsabilità solidale, al fine di garantire la corretta applicazione della disciplina normativa e contrattuale nei confronti del personale effettivamente impiegato nel singolo appalto nonché di individuare eventuali fenomeni di somministrazione irregolare, abusiva o fraudolenta, con particolare riferimento al settore della logistica, al facchinaggio ed ai servizi alla persona. 

corretta qualificazione dei rapporti di lavoro con verifiche mirate soprattutto a valutare la corretta applicazione delle forme contrattuali atipiche o flessibili (contratti di lavoro intermittente,  collaborazioni coordinate e continuative anche a progetto, associazioni in partecipazione, etc.) che presentano rilevanti profili di criticità. E’ evidente che l’uso improprio delle forme flessibili comportando minori costi del lavoro finisce per determinare effetti sociali che danneggiano le imprese che operano sul mercato, in particolare nel settore degli appalti. L’attensione sarà concentrata sul fenomeno delle false partite IVA e sulle collaborazioni occasionali ex art. 2222 c.c. che dissimulano veri e propri rapporti di lavoro di natura subordinata. 

occupazione irregolare dei minori: si provvederà ad una costante azione ispettiva per la verifica delle corrette modalità di occupazione dei lavoratori minori, nei settori maggiormente a rischio, con specifico riferimento al rispetto del divieto delle lavorazioni pericolose, faticose ed insalubri e alla corretta modalità sulla sorveglianza sanitaria. 

false prestazioni di lavoro in agricoltura: in questo settore l’attività ispettiva è mirata a contrastare il fenomeno diffuso dell’instaurazione fittizia di rapporti di lavoro agricolo, al fine di ottenere prestazioni previdenziali non altrimenti dovute. 

pari opportunità: si punta a verificare l’esistenza di eventuali fenomeni discriminatori fondati sul sesso e sulla effettività della tutela delle lavoratrici madri.

tutela dei disabili: si procederà, in particolare, alla verifica della regolarità degli adempimenti richiesti dalla legge n. 68/1999, con particolare riguardo alla copertura dell’aliquota obbligatoria di unità appartenenti alle categorie protette, sia nel settore privato sia in quello pubblico. 

cooperazione: essendo sempre più diffuso il fenomeno della costituzione delle cooperative si predispongono interventi ispettivi mirati alla verifica della genuina formula cooperativistica, nonché al riscontro della corretta instaurazione e gestione dei rapporti di lavoro, all’analisi delle effettive condizioni di lavoro di soci lavoratori e di lavoratori dipendenti ed al contrasto di fenomeni elusivi degli obblighi retributivi e contributivi. 

Si prevede di sottoporre a verifica, per l’anno 2012, un totale di 138.967 aziende con ripartizione regionale. Riportiamo i dati di alcune regioni la seguente ripartizione regionale. 
Emilia Romagna 13221 aziende da controllare, Lombardia 13690, Toscana 10530, Campania 12778 etc.